Perché si festeggia il carnevale | Villa Fenix

Perché si festeggia il carnevale

Irriverente, divertente e colorato: il Carnevale è una festa unica

nel suo genere con origini e un significato particolari. Tanti, da Venezia a Rio De Janeiro, sino a Viareggio, ammirano le sfilate colorate e le celebrazioni, ma pochi sanno perché si festeggia. Non solo travestimenti, scherzi e dolci deliziosi, il Carnevale è legato a una tradizione antichissima, fra sacro e profano.

Questo termine deriva da “carnem levare”, una locuzione latina che significa letteralmente “privarsi della carne” e fa riferimento al banchetto che in passato veniva organizzato prima del periodo della Quaresima. Il calendario di Carnevale infatti è strettamente legato alla data in cui cade la Pasqua. Terminati i festeggiamenti sfrenati, rigorosamente in maschera, arriva infatti il Mercoledì delle Ceneri che indica l’inizio della Quaresima, un periodo caratterizzato, soprattutto per i credenti, da maggiore sobrietà.

Al d là delle sue origini, il Carnevale è una festività molto amata e celebrata in tutto il mondo. Quello italiano vanta la presenza di feste e sfilate famosissime, dal Carnevale di Venezia a quello di Viareggio, sino a Putignano e Ivrea. Ogni regione ha dolci tipici, come le frappe, le bugie o le chiacchiere, e maschere particolari, da Pulcinella ad Arlecchino. Fra i simboli indiscussi delle celebrazioni, oltre alle stelle filanti, ci sono i coriandoli di carta. Vennero introdotti nel 1875 da Enrico Mangili di Crescenzago che li realizzò partendo dalle carte che venivano usate per allevare i bachi da seta. In realtà l’invenzione dei coloratissimi coriandoli è contesa dall’ingegnere con Ettore Fenderlche che appena un anno dopo ritagliò, in occasione dei Carnevale, dei triangolini di carta.